Presentazione ufficiale del DJI Mavic Pro
Recentemente presentato in anteprima a Lisbona, il nuovo drone Mavic Pro è l’ultimo nato di casa DJI, azienda leader specializzata del settore. Già a prima vista si tratta di un prodotto innovativo, che colpisce immediatamente per il design inusualmente compatto, grazie ai bracci di supporto di motori ed eliche che si ripiegano sotto al corpo del drone, che raggiunge così le dimensioni di una bottiglietta d’acqua, pratico da portare nello zaino. Sul nostro sito troverete le modalità per acquistare il DJI Mavic Pro in Italia.
Dimensioni e peso estremamente ridotti, nel caso del Mavic Pro, non significano però un compromesso per quanto riguarda il profilo tecnico, rispetto ai modelli più grandi della gamma, come il famoso Phantom 4. Questo prodotto – che sotto alcuni aspetti può essere definito entry level – offre tutte le funzioni dei modelli DJI più grandi, quali sensori anteriore e posteriore, riconoscimento automatico degli ostacoli (disattivato alla massima velocità), rilevazione del soggetto, atterraggio di ritorno con pilota automatico e funzione di geofencing per tenerlo al di fuori di aree soggette a limitazioni di volo.
La velocità di punta del Mavic Pro è di circa 65 km all’ora, corrispondente alla modalità Sport, pensata per chi ama il brivido delle sfide tra amici. Oltre alla modalità Normale, interessante anche la modalità Tripod che, limitando la velocità a circa 3,5 km all’ora, è chiaramente pensata per la massima controllabilità in ambienti chiusi e per la precisione delle inquadrature per le riprese cinematografiche.

Grazie ai molti dispositivi di rilevamento presenti, questo drone dal design innovativo si caratterizza anche per la flessibilità delle possibilità controllo. Il sistema di guida FlightAutonomy rappresenta una novità esclusiva e sfrutta numerose fonti di dati, tra cui un ricevitore GPS a doppia frequenza, sistemi di navigazione GLONASS, una serie di sensori ridondanti per evitare le collisioni, nonché rilevatori ultrasonici in grado di rilevare ostacoli fino a 15 m. Il sistema Precision Landing sfrutta la registrazione video eseguita da cinque diverse fotocamere per eseguire la discesa con pilota automatico, attivabile con un unico comando: molto utile in caso di perdita del segnale del drone.
Il risultato dell’integrazione di queste tecnologie è ben visibile nella facilità d’uso derivante dall’automazione di varie funzioni, nonché nell’eccezionale stabilità in volo, grazie al gimbal, anch’esso mutuato dalla fascia superiore della gamma DJI. Caratteristiche che, assieme alle dimensioni e al prezzo più contenuto rispetto a prodotti di fasce superiori, renderanno probabilmente questo drone appetibile anche per i principianti in cerca di un prodotto di ottimo livello.
In effetti, alcune caratteristiche del Mavic Pro sembrano pensate proprio per attirare chi si avvicina al fantastico mondo dei droni, fornendo un’esperienza il più possibile immediata e coinvolgente.
Tra queste c’è il sistema di puntamento Active Track, già presente nel Phantom 4, che permette di tracciare otticamente il soggetto da seguire e riprendere. Stando a quanto affermato dall’azienda nel corso della presentazione alla stampa, nel piccolo Mavic Pro il sistema è stato migliorato per ridurne i tempi di reazione e di riconoscimento dei soggetti. Si tratta in pratica di una funzione che permette di seguire un soggetto in movimento durante le riprese. In più, grazie al cosiddetto “Gesture Mode”, è possibile impartire al drone veri e propri comandi gestuali, per centrare l’inquadratura su di sé e scattare selfie.
Un altro punto a favore della flessibilità è il range di controllo che – alle massime possibilità della tecnologia impiegata – raggiunge la notevole distanza di sette chilometri. Date le normative più rigorose vigenti in Europa e in Italia, che impongono il controllo visivo del drone, si tratta in realtà di un limite superiore alle necessità degli utenti.
Veniamo ora alle e riprese: con il sensore a 12 megapixel si possono realizzare video di qualità e sequenze in slow motion, rispettivamente in 4K fino a 30 fps e in 1080p a 96 fps, con un campo di ripresa di 78°.

Naturalmente il drone dispone anche di altre interfacce di controllo: una è il controller, anch’esso decisamente compatto, con schermo full HD e comandi molto precisi, che permettono di regolare, tra l’altro, l’inclinazione della fotocamera. Le levette con feedback tattile segnalano al pilota eventuali ostacoli presenti sulla rotta.